Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dal Comune di Durazzano avverso gli atti di approvazione della perimetrazione di un nuovo comparto estrattivo nell'area di riserva S33-BN del Piano Regionale Attività Estrattive (PRAE), ubicata nel territorio comunale, ha rilevato la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente. Ciò in quanto, successivamente alla proposizione del ricorso, la società Moccia Industrie S.p.A. aveva presentato una nuova istanza per la modifica delle previsioni del PRAE e la perimetrazione di un diverso comparto estrattivo nell'area di riserva S33-BN, istanza che era stata accolta con delibera della Giunta Regionale. Di conseguenza, gli atti impugnati nel presente ricorso non avevano più alcuna rilevanza, essendo stati superati da nuove determinazioni amministrative. Il Tribunale ha quindi dichiarato il ricorso improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse, compensando integralmente le spese di lite tra le parti, ad eccezione del contributo unificato, rimasto definitivamente a carico del ricorrente. Il principio di diritto affermato nella sentenza è che il venir meno dell'interesse del ricorrente a seguito di nuovi provvedimenti amministrativi, che hanno superato gli atti impugnati, determina l'improcedibilità del ricorso, in applicazione del principio di economia processuale e di concentrazione del contenzioso.