Consiglio di Stato sentenza n. 1092 del 2021

ECLI:IT:CDS:2021:1092SENT

Massima

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Il provvedimento di sospensione di un'autorizzazione di polizia per l'esercizio di un'attività pericolosa, quale l'accensione di fuochi d'artificio, rientra nell'ampia discrezionalità dell'autorità amministrativa competente, la quale è tenuta a valutare la perdurante affidabilità del titolare dell'autorizzazione sulla base di elementi fattuali, anche di rilievo penale, che possano far dubitare della sua idoneità a svolgere in sicurezza l'attività autorizzata, a tutela dell'interesse pubblico primario della sicurezza della collettività. Tale valutazione di affidabilità non è necessariamente condizionata dall'esito di un eventuale procedimento penale avviato per i medesimi fatti, potendo l'autorità amministrativa procedere autonomamente all'adozione del provvedimento di sospensione sulla base di una propria autonoma valutazione degli elementi di fatto, purché congruamente motivata. L'interesse pubblico alla sicurezza della collettività prevale sull'interesse economico del singolo all'esercizio dell'attività pericolosa, qualora emergano condotte del titolare dell'autorizzazione idonee a scalfirne l'affidabilità. Il provvedimento di sospensione è sindacabile in sede giurisdizionale per i soli profili di eccesso di potere, mentre non è sufficiente la mera pendenza di un procedimento penale per disporne la sospensione, essendo necessario che l'autorità amministrativa valuti autonomamente se il fatto oggetto del procedimento penale costituisca motivo per ritenere pericolosa la continuazione dell'attività autorizzata da parte dell'autore.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/02/2021

N. 01092/2021REG.PROV.COLL.

N. 08557/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8557 del 2015, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), domiciliato presso la Segreteria Sezionale del Consiglio di Satto, in Roma, piazza Capo di Ferro, 13;

contro

Ministero dell'Interno, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. per la Puglia -Bari Sezione III n. -OMISSIS-, resa tra le parti, concernente sospensione dell’autorizzazione per l’attività di accensione di fuochi di …

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