Cassazione penale Sez. II sentenza n. 16018 del 27 aprile 2012

ECLI:IT:CASS:2012:16018PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusando della propria funzione, accetta denaro o altre utilità da un'impresa per favorirne l'assegnazione di un appalto pubblico in deroga alle normali procedure, commette il reato di corruzione propria, a prescindere dall'individuazione di uno specifico atto contrario ai doveri d'ufficio, in quanto tale condotta integra già di per sé la violazione dei doveri di fedeltà, imparzialità e perseguimento esclusivo dell'interesse pubblico che gravano sul pubblico ufficiale. Anche l'imprenditore che, consapevole della propensione alla corruzione del pubblico ufficiale, si attiva presso di lui per ottenere l'assegnazione dell'appalto con procedure straordinarie e anomale rispetto alla prassi amministrativa, concorre nel reato di corruzione propria, in quanto il suo contributo, seppur non diretto alla dazione di denaro, risulta comunque determinante per la realizzazione dell'accordo corruttivo. Pertanto, il concorso dell'imprenditore nel reato di corruzione propria può essere ravvisato non solo quando egli partecipi materialmente alla dazione di denaro, ma anche quando, sfruttando il rapporto di amicizia con il pubblico ufficiale e la sua propensione alla corruzione, si adoperi attivamente per ottenere l'assegnazione dell'appalto in modo illecito, traendo un interesse personale e diretto dai vantaggi economici che ne derivano in ragione del suo rapporto societario con l'impresa beneficiaria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosimo - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Milano, sezione 3A penale, in data 19.1.2011;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. Piercamillo Davigo;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dott. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo che il ricorso sia rigettato.

Udito il difensore della parte civile A.N.A.S. Avv. (OMISSIS) in sostituzione dell'Avv. (OMISSIS), il quale ha con…

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