Il vincolo di destinazione a verde pubblico attrezzato per lo sport, imposto dall'amministrazione comunale su un'area di proprietà privata già utilizzata dal proprietario per attività sportive, costituisce un provvedimento di natura sostanzialmente espropriativa, che deve essere adeguatamente motivato in relazione alla sussistenza di un effettivo e prevalente interesse pubblico, non potendosi ritenere sufficiente il mero intento di realizzare un'area a verde pubblico attrezzato, quando tale finalità risulti già soddisfatta dall'attuale utilizzazione privata dell'area. Pertanto, in assenza di una congrua giustificazione dell'interesse pubblico prevalente, il vincolo imposto dall'amministrazione comunale deve essere annullato, in quanto lesivo del diritto di proprietà del privato e del suo affidamento sulla continuità dell'attività sportiva già in essere. L'amministrazione, nel procedimento di pianificazione urbanistica, è tenuta a contemperare adeguatamente gli interessi pubblici e privati coinvolti, privilegiando soluzioni che consentano di conciliare la tutela dell'interesse pubblico con il mantenimento delle iniziative economiche private già avviate e funzionali alla realizzazione di interessi pubblici, quali l'offerta di servizi sportivi alla collettività.