Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34354 del 11 settembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:34354PEN

Massima

Il diritto alla riservatezza della vita privata e familiare, costituzionalmente garantito, trova tutela penale contro le interferenze illecite, anche mediante l'utilizzo di strumenti di videoripresa, che violino la sfera di intimità e di segretezza altrui senza il consenso degli interessati. Tuttavia, la quantificazione della pena e del risarcimento del danno deve essere proporzionata all'effettiva portata lesiva della condotta, con conseguente riduzione in caso di esclusione di alcuni episodi contestati. Il giudice è tenuto a motivare adeguatamente la determinazione della sanzione e dell'indennizzo, evitando contraddizioni tra l'accertamento dei fatti e le statuizioni finali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) PA. BR. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 02/05/2006 CORTE APPELLO di TRIESTE;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SCALERA VITO;

Udite le conclusioni del Procuratore Generale, in persona del Sostituto Dott. ((omissis)) che chiede annullarsi la sentenza impugnata con rinvio per la rideterminazione del trattamento sanzionatorio e del quantum risarcitorio de…

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