Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dal Consorzio Fenix Stabile S.C.A.R.L. avverso l'aggiudicazione di un appalto pubblico per lavori di ristrutturazione di Corso Vittorio Emanuele nel Comune di Salerno in favore della società Vincenzo Russo Costruzioni S.r.l., ha dichiarato l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, a seguito della rinuncia espressa da quest'ultima. Il principio di diritto affermato nella sentenza è che il venir meno dell'interesse della parte ricorrente, manifestato espressamente nel corso del giudizio, comporta l'improcedibilità del ricorso, in applicazione del principio di economia processuale e di concentrazione del contenzioso. Ciò in quanto l'interesse all'annullamento dell'atto impugnato costituisce il presupposto indefettibile per la proponibilità del ricorso giurisdizionale, sicché la sua carenza sopravvenuta determina l'improcedibilità del gravame, a prescindere dalla fondatezza o meno delle censure dedotte. La pronuncia di improcedibilità per sopravvenuta carenza di interesse può essere adottata dal giudice amministrativo, ai sensi dell'art. 71-bis c.p.a., anche in forma semplificata, all'esito di una camera di consiglio volta a verificare la permanenza dell'interesse al ricorso, senza necessità di una trattazione di merito. Ciò consente di realizzare esigenze di speditezza e di economia processuale, evitando un inutile dispendio di attività giurisdizionale. Inoltre, la sentenza ha disposto la compensazione delle spese di giudizio, in assenza di contrarie deduzioni da parte delle amministrazioni resistenti, in ragione della peculiare situazione processuale determinatasi per effetto della rinuncia della parte ricorrente.