Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 2592 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:2592SENT

Massima

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L'occupazione abusiva di suolo pubblico a fini commerciali legittima l'adozione, da parte dell'amministrazione comunale, di provvedimenti sanzionatori, quali la chiusura dell'esercizio per un periodo non inferiore a cinque giorni, ai sensi dell'art. 3, comma 16, della legge n. 94/2009, anche in assenza di un provvedimento abilitativo che legittimi tale occupazione. Tale sanzione accessoria si aggiunge all'obbligo di ripristino dello stato dei luoghi previsto dall'art. 20 del Codice della Strada e può essere disposta in forza di un'ordinanza sindacale, come quella adottata dal Comune di Roma con il provvedimento n. 258/2012, che ha attribuito ai dirigenti competenti il potere di applicare tali disposizioni nei casi di occupazione abusiva di suolo pubblico a fini commerciali su strade urbane ricadenti nel territorio capitolino. L'adozione di tali provvedimenti sanzionatori non richiede una specifica comparazione tra l'interesse pubblico e quello privato, in quanto il potere esercitato dai dirigenti comunali ha natura vincolata, essendo ancorato al riscontro dell'occupazione abusiva e all'applicazione delle richiamate disposizioni normative. Pertanto, l'amministrazione comunale, una volta accertata l'occupazione abusiva di suolo pubblico a fini commerciali, è legittimata a disporre la chiusura dell'esercizio per un periodo non inferiore a cinque giorni, senza che ciò comporti una violazione dei principi di ragionevolezza, proporzionalità e adeguatezza dell'azione amministrativa.

Sentenza completa

Pubblicato il 14/02/2023

N. 02592/2023 REG.PROV.COLL.

N. 05442/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5442 del 2022, proposto da
Le Coronarie S.r.l.S., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato Marco Laudani, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato Sergio Siracusa, dell’Avvocatura capitolina, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso la sede dell’Avvocatura capitolina in Roma, via del Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

- della Determinazione Dirigenzia…

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