Cassazione penale Sez. II sentenza n. 33593 del 14 settembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:33593PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato associativo si configura anche sulla base di elementi indiziari, quali i collegamenti telefonici e i riferimenti verbali tra gli indagati, che consentono di ricostruire il vincolo associativo e il contributo causale di ciascun partecipe, senza che sia necessaria la prova di una comune deliberazione su un programma delinquenziale. Pertanto, la sussistenza del reato di associazione per delinquere può essere desunta dalla complessiva valutazione degli elementi probatori, anche di natura indiziaria, che dimostrino l'esistenza di un vincolo associativo finalizzato alla realizzazione di una pluralità di reati, nonché il contributo causale di ciascun partecipe, senza che sia necessaria la prova di una specifica programmazione criminosa. Inoltre, la determinazione della pena deve tenere conto, oltre che della gravità oggettiva del fatto, anche della personalità del reo e del suo effettivo contributo alla realizzazione del reato, senza che sia sufficiente una mera valutazione generica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) RI. AN. N. IL (OMESSO);

2) R. S. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1515/2009 CORTE APPELLO di BRESCIA, del 17/11/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/06/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIOVANNI DIOTALLEVI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Di Casola Carlo che ha concluso per l'inammissibilita' dei ric…

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