Cassazione penale Sez. II sentenza n. 36372 del 7 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:36372PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di appello è legittimato a pronunciare sentenza di assoluzione per intervenuta prescrizione del reato soltanto quando le circostanze idonee ad escludere l'esistenza del fatto, la commissione del medesimo da parte dell'imputato e la sua rilevanza penale emergano dagli atti in modo assolutamente non contestabile, così che la valutazione che il giudice deve compiere al riguardo appartenga più al concetto di constatazione, ossia di percezione ictu oculi, che a quello di apprezzamento e sia, quindi, incompatibile con qualsiasi necessità di accertamento o di approfondimento. Qualora, invece, emergano elementi probatori che militano per la sussistenza di un giudizio di colpevolezza, il giudice di appello è tenuto a motivare in modo specifico il rigetto delle doglianze difensive, senza potersi limitare a un mero richiamo alla motivazione del primo giudice. Inoltre, in presenza di una causa di estinzione del reato, il giudice è obbligato a pronunciare sentenza di assoluzione ai sensi dell'art. 129 c.p.p., comma 2, senza poter rilevare vizi di motivazione della sentenza impugnata, in quanto il giudice del rinvio avrebbe comunque l'obbligo di procedere immediatamente alla declaratoria della causa estintiva. Tuttavia, qualora il giudice di appello abbia omesso di pronunciarsi su specifiche doglianze difensive relative alla disposta confisca, tale omissione motivazionale determina l'annullamento parziale della sentenza con rinvio ad altra sezione della corte d'appello per il nuovo giudizio sul punto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO ((omissis)) - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GR. AN. N. IL (OMESSO);

2) GR. SA. N. IL (OMESSO);

3) GR. MI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1921/2004 CORTE APPELLO di CATANIA, del 14/07/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/07/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIOVANNA VERGA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto.

Udito, per la parte civile, l'Avv. ((omi…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.