Cassazione penale Sez. I sentenza n. 21820 del 5 giugno 2007

ECLI:IT:CASS:2007:21820PEN

Massima

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Il reato di illecita detenzione di arma comune da sparo si configura con il semplice comportamento omissivo di non denunciare l'arma, a prescindere dalla consapevolezza dell'imputato circa l'obbligo di denuncia. L'errore scusabile sulla illiceità della detenzione non esclude la responsabilità penale, in quanto l'elemento soggettivo del reato è integrato dalla mera volontarietà della condotta omissiva, senza che sia necessaria la coscienza e volontà dell'illiceità. Pertanto, l'assoluzione per il reato di illecita detenzione di arma non può essere fondata sull'errore scusabile dell'imputato, in quanto la fattispecie criminosa si realizza con il solo comportamento omissivo di non denunciare l'arma, a prescindere dalla conoscenza dell'obbligo di denuncia. Il principio di diritto è che la responsabilità penale per il reato di illecita detenzione di arma comune da sparo sussiste indipendentemente dalla consapevolezza dell'imputato circa l'illiceità della condotta, essendo sufficiente la volontarietà dell'omissione della denuncia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOCALI Piero - Presidente

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. URBAN Giancarlo - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO TRIBUNALE di LANCIANO;

nei confronti di:

1) LA. GI. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 30/06/1997 TRIBUNALE di LANCIANO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. URBAN GIANCARLO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Cons. Dott. SORRENTINO Federico che ha concluso …

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