Il sequestro preventivo di beni già sottoposti a sequestro probatorio è legittimo durante le indagini preliminari, qualora l'accoglimento della richiesta di restituzione da parte del pubblico ministero possa determinare un vuoto temporale in cui il bene potrebbe essere sottratto alla disponibilità della giustizia. Inoltre, quando il pubblico ministero rigetta l'istanza di restituzione del bene sottoposto a sequestro probatorio e contestualmente chiede l'emissione di un decreto di sequestro preventivo, si verifica la conversione del sequestro probatorio in sequestro preventivo ai sensi dell'art. 262, comma 3, c.p.p., con la conseguenza che il soggetto interessato mantiene la legittimazione a proporre istanza di riesame avverso il provvedimento di sequestro preventivo. Il termine per la trasmissione degli atti al tribunale del riesame in materia di misure reali, stabilito dall'art. 324, comma 3, c.p.p., ha natura meramente ordinatoria, sicché il suo mancato rispetto non determina la perdita di efficacia del sequestro.