Consiglio di Stato sentenza n. 1502 del 2004

ECLI:IT:CDS:2004:1502SENT

Massima

Il provvedimento di revoca di una licenza di polizia per la vendita di oggetti preziosi deve essere adeguatamente motivato, non essendo sufficiente il mero riferimento a fatti già riconosciuti insussistenti dal giudice penale. L'Autorità di pubblica sicurezza dispone di un ampio potere di apprezzamento discrezionale nella valutazione dei requisiti di buona condotta e affidabilità del titolare, ma tale valutazione deve essere sorretta da elementi concreti e specifici, diversi e successivi rispetto a quelli già esaminati e ritenuti insussistenti in sede giurisdizionale. La mancanza di una motivazione adeguata, che indichi i nuovi fatti ostativi al mantenimento della licenza, determina l'illegittimità del provvedimento di revoca, non essendo sufficiente il generico richiamo alla mancanza del requisito della buona condotta, la cui prova incombe sull'Amministrazione procedente.

Sentenza completa

R E P U B B L I C A I T A L I A N A
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta) ha pronunciato la seguente
DECISIONE
sul ricorso in appello n. 4499/1994, proposto da:
- Ca. Tu., rappresentata e difesa dall'((omissis)). Co. ed elettivamente domiciliata presso lo studio di quest'ultimo, in via Pa. n. 12, Ro.,
contro
- la Questura di ROMA, in persona del Questore in carica, rappresentata e difesa dall'Avvocatura generale dello Stato, domiciliataria per legge in via De. Po. n. 12, Ro.;
per l'annullamento
della sentenza del Tribunale amministrativo regionale del Lazio, Roma, Sez. I ter, n. 787/1993, resa inter partes e concernente la revoca di una licenza per la vendita di oggetti preziosi.
Visto il ricorso in appello con i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio della Questura appellata;
Vista la memoria depositata dall'appellante Ca. Tu.;
Visti gli at…

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