Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 2184 del 2007

ECLI:IT:TARLAZ:2007:2184SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il potere di annullamento del provvedimento comunale di sanatoria edilizio da parte della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici è legittimo qualora il parere comunale risulti carente di adeguata motivazione in ordine alla compatibilità dell'opera abusiva realizzata con la disciplina paesistica vigente, anche in presenza di un contrasto con le prescrizioni normative in materia di altezza massima degli edifici. Tale vizio di legittimità del provvedimento comunale è di per sé sufficiente a giustificare l'esercizio del potere di annullamento, in considerazione della tendenziale irreversibilità dell'alterazione dello stato dei luoghi e della necessità di una congrua motivazione dell'autorizzazione paesaggistica, volta a esporre le ragioni di effettiva compatibilità degli abusi realizzati con i valori tutelati dalla pianificazione paesistica. Il termine di 60 giorni per l'esercizio del potere di annullamento decorre dalla ricezione della documentazione completa da parte dell'amministrazione competente, con possibilità di interruzione del termine in caso di richiesta di integrazioni istruttorie, mentre la successiva fase della comunicazione o notificazione dell'atto di annullamento non è soggetta al medesimo termine perentorio. L'intervenuta modificazione dello stato dei luoghi a seguito della realizzazione abusiva non preclude l'esercizio del potere di annullamento, essendo tale potere espressamente previsto e disciplinato dall'ordinamento al fine di valutare la possibilità di mantenere in esistenza manufatti abusivi non contrastanti con i valori tutelati dalla pianificazione paesistica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL LAZIO (Sezione II quater)
ha pronunciato la seguente
ANNO 2007
SENTENZA
sul ricorso n. 5024/2004 proposto da SCARDALA Domenico, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)) ed elettivamente domiciliato presso il suo studio in Roma, Via dei Due Macelli n. 60;
contro
-il Ministero per i beni e le attività culturali, in persona del Ministro in carica, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato presso cui è domiciliato ex lege in Roma, Via dei Portoghesi n. 12;
- la Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici per il Lazio, in persona del legale rappresentante p.t, non costituita in giudizio;
- il Comune di Vicovaro, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), presso il quale è elettivamente domiciliato in Roma, Via dei Due Macelli n. 60;
per l'annullamento
- del decreto in data 2…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.