Cassazione penale Sez. V sentenza n. 45339 del 9 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:45339PEN

Massima

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Il reato di diffamazione commesso mediante la diffusione di espressioni lesive della reputazione altrui su un profilo social network riconducibile all'imputato, in assenza di contestazioni circa la riferibilità del profilo all'imputato stesso e di elementi di dissonanza rispetto agli indizi di colpevolezza, integra una fattispecie di reato accertata sulla base di indizi gravi, precisi e concordanti, ai sensi dell'art. 192 c.p.p., senza che assuma rilievo l'accertamento di chi abbia materialmente creato il profilo o digitato le frasi offensive, trattandosi di circostanze irrilevanti ai fini della responsabilità penale. La competenza territoriale per il reato di diffamazione commesso mediante pubblicazione su internet è determinata in applicazione della regola suppletiva di cui all'art. 9, comma 2, c.p.p., che attribuisce primario rilievo alla residenza dell'imputato, senza che possano assumere rilievo eventuali sopravvenienze istruttorie dibattimentali. L'omessa pronuncia del giudice di primo grado sulla questione di competenza territoriale, tempestivamente sollevata e decisa in udienza preliminare, non determina l'invalidità della sentenza, non essendo consentito al giudice di ritornarvi all'esito dell'istruttoria dibattimentale. La richiesta di applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, di cui all'art. 131-bis c.p., proposta per la prima volta in sede di conclusioni finali di appello, è inammissibile per novità del motivo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. SETTEMBRE Antonio - rel. Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/02/2018 della CORTE APPELLO di CAMPOBASSO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ANTONIO SETTEMBRE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore LOY MARIA FRANCESCA, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
udito il difensore avv. (OMISSIS) che si e' riportato ai motivi.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'appello di Campobass…

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