Cassazione penale Sez. I sentenza n. 34073 del 31 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:34073PEN

Massima

Massima ufficiale
E manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale del comma quarto dell'art. 4 D.L. 23 dicembre 2013 n. 146, nel testo risultante a seguito delle modifiche introdotte dalla legge di conversione (legge 21 febbraio 2014, n. 10) laddove prevede l'esclusione dei condannati per i reati di cui all'art. 416 bis cod. pen., dalla disciplina di maggiore favore in tema di entità della detrazione di pena per semestre ai fini della liberazione anticipata stabilita, in generale, per gli altri condannati, in riferimento agli artt. 3 e 27 Cost., in quanto la disposizione censurata prefigura un regime speciale che, siccome amplia gli effetti di favore conseguibili da tutti i soggetti in espiazione di pena, può essere legittimamente sottoposto dal legislatore a limiti determinati da situazioni cui si collega una connotazione di immanente e peculiare pericolosità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. DI TOMASSI M. Stefan - rel. Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza emessa in data 6/2/2014 dal Tribunale di sorveglianza di Roma;

Visti gli atti, il provvedimento denunziato, il ricorso, la memoria;

udita la relazione svolta dal consigliere M. ((omissis));

lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. SALZANO Francesco, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con la decisione in epi…

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