Cassazione penale Sez. I sentenza n. 52174 del 16 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:52174PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La scriminante dello stato d'ira determinato da fatto ingiusto altrui, prevista dall'art. 599 comma 2 c.p., può essere riconosciuta solo se sussistono i seguenti requisiti: 1) l'esistenza di un fatto ingiusto idoneo a provocare lo stato d'ira, da valutarsi anche in relazione al contesto in cui è stato posto in essere; 2) la tempestività della reazione, intesa in senso relativo, richiedendosi una reale contiguità temporale tra il fatto ingiusto e la reazione offensiva; 3) un nesso di causalità tra il fatto ingiusto e la reazione offensiva, che deve essere adeguatamente motivato, anche in relazione a eventuali terzi coinvolti, la cui posizione deve essere strettamente correlata a quella del soggetto che ha posto in essere il fatto ingiusto. In mancanza di tali requisiti, la scriminante non può essere riconosciuta, essendo necessaria una motivazione rafforzata per superare il principio di responsabilità penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. BONITO Francesco - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera - rel. Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1/2013 TRIBUNALE di MASSA, del 16/04/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 05/11/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERA MARIA SEVERINA CAPRIOGLIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GALLI Massimo che ha concluso per l&#x…

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