L'assegnazione di uno spazio di sosta riservato a persona con disabilità, regolarmente autorizzata ai sensi dell'art. 188 del Codice della Strada, non può essere revocata per un presunto uso improprio, in quanto la normativa prevede esclusivamente l'irrogazione di una sanzione amministrativa pecuniaria e non la decadenza del beneficio. L'Amministrazione, pertanto, non può disporre la revoca dell'assegnazione dello spazio di sosta riservato, in quanto tale provvedimento risulta viziato da violazione di legge, eccesso di potere per mancato perseguimento del fine pubblico e sviamento di potere. Il diritto fondamentale alla mobilità e all'accessibilità della persona con disabilità, tutelato dagli artt. 16 e 32 della Costituzione, deve essere garantito attraverso l'assegnazione di spazi di sosta riservati, la cui revoca può essere disposta solo nei casi e con le modalità espressamente previste dalla legge, senza possibilità di applicare sanzioni ulteriori rispetto a quelle pecuniarie stabilite dalla normativa di settore.