Tribunale regionale di Giustizia Amministrativa Trentino Alto Adige - Trento sentenza n. 49 del 2015

ECLI:IT:TRGATN:2015:49SENT

Massima

Generata da Simpliciter
La concessione amministrativa di un bene pubblico demaniale, gravato da uso civico, non ha natura privatistica ma è espressione di un potere autoritativo della Pubblica Amministrazione, che mantiene una posizione di supremazia in ragione della destinazione del bene alla realizzazione di interessi pubblici. Pertanto, le controversie relative all'adempimento delle clausole del disciplinare annesso alla concessione o della concessione stessa, ivi comprese quelle concernenti la validità, la durata e la cessazione del rapporto concessorio, nonché l'esatto adempimento delle obbligazioni assunte dal concessionario, sono devolute alla giurisdizione del Giudice Amministrativo, mentre rientrano nella giurisdizione del Giudice Ordinario solo le controversie aventi ad oggetto indennità, canoni ed altri corrispettivi di natura meramente patrimoniale. La risoluzione consensuale del contratto di concessione deve avvenire nella forma scritta, essendo necessaria la forma scritta ad substantiam per le modificazioni di clausole contenute nella concessione, in assenza della quale il rapporto concessorio prosegue secondo i termini originariamente pattuiti, salvo cause di cessazione espressamente previste. L'Amministrazione concedente può legittimamente richiedere il pagamento del canone di concessione anche per gli anni successivi all'interruzione dell'attività estrattiva da parte del concessionario, qualora non risulti accertato un suo inadempimento contrattuale o l'intervenuta risoluzione o scadenza del rapporto concessorio.

Sentenza completa

N. 00134/2014
REG.RIC.

N. 00049/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00134/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa di Trento

(Sezione Unica)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 134 del 2014, proposto da:
Consorzio Estrazione Porfido, rappresentato e difeso dagli avv.ti Antonio Tita, Piero Costantini e Alessandra Carlin, con domicilio eletto presso il loro studio in Trento, via Lunelli, n. 48

contro

- Amministrazione Separata Usi Civici (ASUC) di Miola, Comune di Baselga di Pinè, in persona del Presidente pro tempore, rappresentata e difesa dall'Avvocatura dello Stato di Trento, domiciliata in Trento, Largo Porta Nuova, n. 9;
- Comune di Lona Lases;
- Comune di Baselga di Pinè

nei confronti di

- Amministrazione Separata Usi Civici di Tressilla, Ammini…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.