Cassazione penale Sez. II sentenza n. 19577 del 18 maggio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:19577PEN

Massima

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Il reato di estorsione si configura quando la condotta dell'agente, mediante la minaccia di un male ingiusto e grave direttamente dipendente dalla sua volontà, coarta irresistibilmente la libertà di determinazione patrimoniale della vittima, inducendola a consegnare denaro o altre utilità. Ciò si verifica anche quando il male prospettato, pur essendo in astratto realizzabile, risulti ex post irrealizzabile, poiché l'indagine sulla capacità coercitiva della minaccia deve essere condotta ex ante, valutando la sua concreta idoneità a piegare la volontà della vittima, a prescindere dalla effettiva possibilità di realizzazione del danno minacciato. La distinzione tra il reato di estorsione e quello di truffa c.d. "vessatoria" risiede nella diversa incidenza della condotta dell'agente sul processo volitivo della vittima: mentre nella truffa la volontà è solo manipolata e indotta in errore, nell'estorsione essa risulta irresistibilmente coartata. Pertanto, la qualificazione giuridica del fatto dipende dalla verifica in concreto della capacità della minaccia di determinare una coazione della volontà, piuttosto che una mera induzione in errore, avuto riguardo alla potenza oggettiva della minaccia e alla sua soggettiva incidenza sulla vittima. Ove tale valutazione sia congruamente e logicamente motivata dal giudice di merito, essa non è ulteriormente sindacabile in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppi - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI P. - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andre - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. PERROTTI - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti nell'interesse di:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/3/2021 della Corte di appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere PERROTTI Massimo;
udito il Pubblico Ministero, nella persona del sostituto Procuratore generale Dott. Perelli Simone, che ha chiesto il rigetto del ricorso proposto nell'interesse di (OMISSIS) e l'annullamento senza rinvio della sentenza emessa…

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