Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4866 del 10 febbraio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:4866PEN

Massima

La falsità materiale propria si realizza quando la copia di un documento assume l'apparenza di un atto originale, anche in assenza di palesi evidenze della falsificazione, purché il documento contraffatto sia idoneo a trarre in inganno sulla sua genuinità. Il mero sospetto di falsità, in assenza di una palese evidenza riconoscibile ictu oculi, non integra il requisito della "grossolanità" del falso, essendo necessaria una manifesta e macroscopica difformità rispetto all'originale. Inoltre, il momento consumativo del reato di falsità materiale non coincide necessariamente con la sottrazione del documento originale, potendo essere individuato anche nell'epoca in cui la copia contraffatta assume l'apparenza di atto genuino, salvo che il reo non dimostri circostanze specifiche indicative di un diverso momento di perfezionamento del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - rel. Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte di Appello di Torino emessa in data 20/11/2020;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa Rossella Catena;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. Senatore Vincenzo, che, ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8, convertito con modificazioni in L. 18 dicembre 2020, n. 176, ha chiesto l'in…

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