La presunzione di illegittima provenienza delle risorse patrimoniali accumulate da un soggetto condannato per uno dei reati previsti dalla Legge 7 agosto 1992, n. 356, articolo 12 sexies, deve essere esclusa in presenza di fonti reddituali lecite e proporzionate, sia che tali fonti siano costituite dal reddito dichiarato ai fini fiscali, sia che provengano dall'attività economica lecita ma non evidenziata, in tutto o in parte, nella dichiarazione dei redditi. Ai fini del giudizio di perequazione o sperequazione tra il patrimonio del condannato e la sua capacità reddituale, devono essere computate anche le somme derivanti da attività economiche lecite ma non dichiarate al fisco, purché il contribuente abbia regolarizzato la propria posizione fiscale mediante il versamento delle relative imposte. Inoltre, il giudizio di proporzione tra disponibilità finanziarie ed acquisti deve essere effettuato con riferimento all'anno di pertinenza di ciascun acquisto, imputando gli acquisti alla gestione dell'anno in cui il relativo pagamento è stato effettuato, anche se l'emissione del decreto di trasferimento è avvenuta in un momento successivo.