Cassazione penale Sez. I sentenza n. 39519 del 24 settembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:39519PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione di stampo mafioso può essere integrato dalla sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, quali: conversazioni ambientali in cui l'indagato commenta la costituzione di nuove articolazioni territoriali del sodalizio mafioso di appartenenza e la necessità di incrementare le entrate da estorsioni per sostenere i membri detenuti; incontri dell'indagato con capi mafiosi; attività estorsiva capillare realizzata mediante intimidazioni tipicamente mafiose, finalizzata a sostenere i componenti del sodalizio in carcere. Tali elementi indiziari, valutati unitariamente, possono giustificare l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in presenza della presunzione di adeguatezza di tale misura per il reato associativo mafioso, salvo che non emergano elementi sintomatici di una completa recisione dei legami con l'associazione. L'aggravante di cui all'art. 7 d.l. 152/1991 può essere riconosciuta in relazione ai reati estorsivi commessi con modalità mafiose, idonee a esercitare sui soggetti passivi la particolare coartazione e intimidazione proprie delle organizzazioni di tipo mafioso, ovvero finalizzati ad agevolare l'associazione mafiosa di appartenenza dell'agente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. CAIAZZO Luigi - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - rel. Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1142/2012 TRIB. LIBERTA' di PALERMO, del 09/08/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAFFAELE CAPOZZI;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. RIELLO Luigi che ha chiesto il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 9 agosto 2012, il Tribunale di Palermo ha rigettato l'…

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