L'ente proprietario o concessionario di una strada ha l'obbligo di provvedere alla manutenzione, gestione e pulizia della sede stradale e delle relative pertinenze, anche mediante la rimozione dei rifiuti abbandonati, ai sensi dell'art. 14 del Codice della Strada. Tale obbligo grava direttamente sul concessionario e, in caso di sua inerzia, il Comune, quale ente locale con fini generali, è legittimato ad intervenire sollecitando e ingiungendo la rimozione dei rifiuti, senza che sia necessario accertare il dolo o la colpa del gestore. La competenza a emanare l'ordine di rimozione spetta all'organo tecnico comunale, in applicazione dei criteri di cui all'art. 107 del D.Lgs. n. 267/2000, e non richiede una specifica motivazione in ordine all'imputazione soggettiva della condotta omissiva, trattandosi di una responsabilità di natura oggettiva. Il Comune, pertanto, è legittimato ad adottare un'ordinanza di ingiunzione nei confronti del gestore della strada per la rimozione dei rifiuti abbandonati, al fine di garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione stradale, senza che sia necessario accertare il dolo o la colpa dello stesso, essendo sufficiente la mera constatazione dell'abbandono dei rifiuti lungo la sede stradale e nelle relative pertinenze.