Consiglio di Stato sentenza n. 3334 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:3334SENT

Massima

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La realizzazione di ulteriori opere abusive su un immobile oggetto di una pendente domanda di condono edilizio, anche se di modesta entità, impedisce il rilascio del condono richiesto, in quanto la normativa in materia postula la permanenza dell'immobile da regolarizzare e non ammette, in pendenza del procedimento, interventi edilizi sul manufatto oggetto dell'istanza di condono, al di fuori di quelli strettamente necessari a garantirne l'integrità e la conservazione. Pertanto, l'amministrazione è tenuta a negare il condono richiesto e a ordinare la demolizione delle opere abusive, non essendo ammissibile una sanatoria parziale che scinda la costruzione nei suoi vari elementi. Il principio di diritto è che la realizzazione di ulteriori opere abusive, anche di modesta entità, durante il procedimento di condono, comporta l'impossibilità di definire il condono stesso, in quanto fa venir meno la continuità tra il manufatto originario oggetto dell'istanza e la costruzione attuale, non più riconoscibile nella sua consistenza originaria. L'amministrazione è quindi tenuta a negare il condono e a ordinare la demolizione delle opere abusive, non essendo ammissibile una sanatoria parziale che scinda la costruzione nei suoi vari elementi.

Sentenza completa

Pubblicato il 31/03/2023

N. 03334/2023REG.PROV.COLL.

N. 08240/2021 REG.RIC.

N. 10558/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8240 del 2021, proposto da
((omissis)), rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Roma, largo Messico 7;

contro

Comune di Cava de' Tirreni, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Roma, via ((omissis)) n.30;

sul ricorso numero di registro…

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