Consiglio di Stato sentenza n. 2805 del 2021

ECLI:IT:CDS:2021:2805SENT

Massima

Generata da Simpliciter
La revoca di un bando pubblico da parte della pubblica amministrazione, pur rientrando nell'ampio potere discrezionale di cui questa dispone, deve essere sorretta da una adeguata motivazione che evidenzi l'impossibilità di raggiungere gli obiettivi prefissati con il bando stesso. Qualora sia possibile depurare il bando dagli elementi ritenuti incompatibili con l'interesse pubblico, attraverso l'inserimento automatico ex art. 1339 c.c. delle clausole previste dalla normativa di riferimento, la revoca non risulta ragionevole e proporzionata, in quanto la modifica del bando, con riapertura dei termini per la presentazione delle domande, rappresenterebbe una soluzione meno gravosa per i partecipanti, in linea con il principio di affidamento e di tutela dell'affidamento ingenerato nei privati. La perdita definitiva del beneficio per l'annualità revocata, non compensabile nemmeno con un incremento dello stanziamento per l'annualità successiva, rende la revoca sproporzionata rispetto all'interesse pubblico perseguito, che potrebbe essere egualmente realizzato attraverso la modifica del bando. Pertanto, la revoca di un bando pubblico, pur rientrando nell'ampia discrezionalità della pubblica amministrazione, deve essere adeguatamente motivata, nel rispetto dei principi di ragionevolezza, proporzionalità e tutela dell'affidamento, privilegiando, ove possibile, la modifica del bando rispetto alla sua integrale revoca.

Sentenza completa

Pubblicato il 07/04/2021

N. 02805/2021REG.PROV.COLL.

N. 07656/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7656 del 2020, proposto da
Azienda Agricola Elisabetta Franco Rondinelli, Posidonia Due Società Agricola, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentate e difese dall'avvocato Domenico Colaci, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Regione Calabria, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato Massimiliano Manna, con domicilio eletto presso lo studio Stefano Gori in Roma, via Pietro della Valle s.n.c.;

per la riforma,

previa concessione di idonea misura cautelare:

della sentenza resa in forma s…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.