Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1551 del 2011

ECLI:IT:TARNA:2011:1551SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo che ordina la cessazione di un'attività produttiva per violazione di norme edilizie, urbanistiche e igienico-sanitarie è illegittimo se la motivazione si basa erroneamente sull'applicazione di una disposizione normativa (art. 3, comma 7, L. n. 287/1991) che concerne esclusivamente l'attività di somministrazione di alimenti e bevande, in assenza di qualsivoglia riferimento a tale ultima attività nel provvedimento impugnato. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto ad annullare il provvedimento, fatte salve le ulteriori determinazioni dell'amministrazione competente, in quanto la motivazione erronea e perplessa integra un vizio di eccesso di potere. L'amministrazione è inoltre condannata al rimborso delle spese di giudizio in favore del ricorrente, in applicazione del principio della soccombenza.

Sentenza completa

N. 03267/2010
REG.RIC.

N. 01551/2011 REG.PROV.COLL.

N. 03267/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3267 del 2010, proposto da:
Micillo Chiara in proprio e nella qualità di legale rappresentante pro tempore della Imballaggi Az 2 S.r.l., rappresentati e difesi dall'avv. Michele Romaniello, con il quale elettivamente domicilia in Napoli presso la segreteria del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania.;

contro

Comune di Villa Literno, in persona del legale rappresentante pro tempore;

per l'annullamento

1.dell'ordinanza n. 8 del 09/06/2010 emessa dal Dirigente del Settore Commercio del Comune di Villa Literno, con la quale si ordina la cessazione dell'attività d…

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