Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 19183 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:19183SENT

Massima

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Il giudice amministrativo, in presenza di una dichiarazione di sopravvenuta carenza di interesse da parte del ricorrente, non può decidere la controversia nel merito né procedere d'ufficio, ma è tenuto a prendere atto di tale dichiarazione e a pronunciare l'improcedibilità del ricorso, in applicazione del principio dispositivo che caratterizza il processo amministrativo. Ciò in quanto, sino al momento in cui la causa è trattenuta in decisione, il ricorrente mantiene la piena disponibilità dell'azione e può liberamente rinunciare all'interesse alla decisione, senza che il giudice possa sostituirsi a tale valutazione. La pronuncia di improcedibilità per sopravvenuta carenza di interesse non comporta alcuna statuizione sulle spese, in assenza di costituzione della parte resistente.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/12/2023

N. 19183/2023 REG.PROV.COLL.

N. 08300/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8300 del 2014, proposto da
((omissis)), rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Roma, via Vigliena, 10;

contro

Comune di Genzano di Roma, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

previa sospensione dell’esecuzione, del provvedimento protocollato dal Comune di Genzano di Roma al n.ro 9583 il 27 marzo 2014, emesso e notificato a mani della ricorrente in pari data, con cui il Comune ricorso ha comunicato “
circa la legittimità della fabbrica, quanto già detto in prima istanza
”,

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