Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4046 del 2020

ECLI:IT:TARNA:2020:4046SENT

Massima

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Il proprietario di un immobile non può essere obbligato all'esecuzione di un ordine di demolizione di opere abusive realizzate da terzi sulla sua proprietà, senza la sua responsabilità, quando egli abbia dimostrato di aver subito lo spossessamento del bene e di essersi attivato, anche in sede penale, per denunciare l'occupazione abusiva e richiedere l'intervento delle autorità competenti. In tali casi, l'amministrazione comunale è tenuta a provvedere direttamente alla demolizione delle opere abusive, senza porre i relativi costi a carico del proprietario estraneo all'abuso, e non può disporre l'acquisizione gratuita del bene al proprio patrimonio in caso di inottemperanza all'ordine di demolizione. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che il proprietario di un immobile non può essere considerato responsabile di abusi edilizi realizzati da terzi sulla sua proprietà, senza il suo concorso, e pertanto non può essere legittimamente onerato dell'obbligo di demolizione delle opere abusive, né tantomeno può essere assoggettato alla sanzione accessoria dell'acquisizione gratuita del bene al patrimonio comunale. Ciò in quanto il proprietario, pur essendo titolare di una relazione giuridica qualificata con l'immobile, non ha la disponibilità materiale del bene e non può pertanto concretamente provvedere alla rimozione dell'abuso, essendone stato spossessato. In tali casi, l'amministrazione comunale è tenuta a farsi carico direttamente delle operazioni di demolizione, eventualmente rivalendosi sui responsabili dell'abuso, senza porre i relativi costi a carico del proprietario estraneo. Inoltre, non può essere disposta l'acquisizione gratuita del bene al patrimonio comunale, in caso di inottemperanza all'ordine di demolizione, quando il proprietario abbia dimostrato di essersi attivato, anche in sede penale, per denunciare l'occupazione abusiva e richiedere l'intervento delle autorità competenti.

Sentenza completa

Pubblicato il 25/09/2020

N. 04046/2020 REG.PROV.COLL.

N. 02619/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2619 del 2019, proposto da
((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Giugliano in Campania, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Giugliano, corso Campano 139;

per l'annullamento

dell’ordinanza n.16 del 5/4/2019, notificata il 16 maggio 2019 con la quale il Dirigente del Settore as…

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