Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esercizio del proprio sindacato giurisdizionale sulle determinazioni del Commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario della Regione Molise, deve verificare la correttezza delle modalità attraverso le quali si esplica la pianificazione della spesa per l'acquisto di prestazioni sanitarie dagli operatori privati accreditati, con particolare riguardo alla ragionevolezza del percorso seguito nella composizione qualitativa del budget e nella modulazione/selezione delle prestazioni erogabili. Il Tribunale, nel valutare la legittimità degli atti amministrativi impugnati, deve tenere conto delle peculiari caratteristiche e della specifica connotazione di "polo di eccellenza" della struttura sanitaria ricorrente, nonché della sua naturale vocazione a operare per un bacino di utenza ultraregionale, assicurando prestazioni indispensabili e non altrimenti fruibili presso i nosocomi pubblici entro confini di ragionevole prossimità. L'Amministrazione, nel modulare la struttura e il volume del budget destinato alla struttura sanitaria di eccellenza, deve adeguatamente considerare la sua capacità di trattenere la mobilità sanitaria di tutto l'ambito interregionale entro confini di ragionevole prossimità, garantendo l'agevole accesso alle cure a pazienti che avrebbero altrimenti dovuto recarsi ben più lontano. Inoltre, l'Amministrazione deve tenere in debita considerazione la particolare rilevanza delle prestazioni erogate dalla struttura sanitaria di eccellenza nell'ambito della rete dell'emergenza e delle patologie tempo-dipendenti, nonché la necessità di assicurare un apposito budget per le prestazioni "integrative" di alta complessità, in conformità alla normativa volta a valorizzare l'alta specialità. Infine, la pianificazione della spesa per l'acquisto di prestazioni sanitarie dagli operatori privati accreditati, quando incide in modo specifico su determinate strutture sanitarie direttamente contrattualizzate con la Regione, deve essere preceduta da un adeguato coinvolgimento partecipativo di tali strutture, nel rispetto dei principi di cui alla legge n. 241 del 1990.