Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13784 del 6 maggio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:13784PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato di furto aggravato è configurabile anche quando l'imputato non sia l'esecutore materiale del fatto, purché il suo contributo causale, seppur indiretto, sia rilevante e si ponga in rapporto di continenza con la condotta originariamente contestata. In tal caso, la modifica della contestazione da autore materiale a concorrente morale non comporta una trasformazione essenziale del fatto né una lesione del diritto di difesa, essendo sufficiente che l'imputato sia stato messo a conoscenza degli elementi posti a fondamento della nuova qualificazione giuridica. La valutazione delle prove, ivi comprese le dichiarazioni testimoniali, rientra nell'esclusiva competenza del giudice di merito, la cui motivazione è incensurabile in sede di legittimità salvo vizi logici o contraddittorietà manifeste.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - rel. Consigliere

Dott. BELMONTE ((omissis)) - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 18.10.2018 della CORTE di APPELLO di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis)) de Gregorio.
RITENUTO IN FATTO
Con la sentenza impugnata la Corte di Appello di Catanzaro - per quanto ora di interesse - ha confermato la decisione del Tribunale che aveva condannato l'imputato (OMISSIS) per il reato di concorso in furto aggravato consistito nell'essersi i…

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