Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44988 del 16 novembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:44988PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso, pur essendo un reato permanente, cessa di essere tale con la pronuncia della sentenza di condanna di primo grado, la quale segna il termine dell'accertamento giudiziale della partecipazione dell'imputato al sodalizio criminoso. Tuttavia, la sopravvenienza di tale sentenza non comporta automaticamente il venir meno delle esigenze cautelari, potendo il giudice valutare la persistenza della pericolosità sociale dell'imputato sulla base degli elementi di fatto acquisiti, anche in relazione al ruolo rivestito nell'ambito dell'associazione. La presunzione di adeguatezza della custodia cautelare in carcere prevista dall'art. 275, comma 3, c.p.p. per il reato di cui all'art. 416-bis c.p. non è di per sé incompatibile con i principi costituzionali, purché il giudice proceda ad una concreta valutazione della sussistenza delle esigenze cautelari, senza limitarsi ad un mero automatismo applicativo della norma. Il giudice dell'appello cautelare, inoltre, può integrare la motivazione carente del provvedimento impugnato, senza necessità di annullarlo per tale vizio, nell'ambito del devolutum e nei limiti dei motivi proposti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 17/2/2012 del Tribunale di Milano;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Luca Pistorelli;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. MURA Antonio che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimen…

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