Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 35694 del 29 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:35694PEN

Massima

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La revocazione della confisca definitiva di prevenzione, analoga alla revisione del giudicato penale di condanna, richiede la sopravvenienza di nuovi elementi di fatto idonei a mutare radicalmente i termini della valutazione precedentemente operata, non essendo sufficiente una mera diversa valutazione di dati già conosciuti e valutati nel procedimento originario. La documentazione già acquisita nel procedimento di prevenzione, anche se non pienamente intellegibile, non costituisce prova nuova ai fini della revocazione, essendo onere dell'istante allegare la documentazione a sostegno della richiesta. Inoltre, la provenienza lecita di somme utilizzate per l'acquisto di un bene confiscato, se già valutata e ritenuta non provata nel procedimento di prevenzione, non può essere nuovamente dedotta come motivo di revocazione, in quanto contrasta con la natura di rimedio straordinario della revocazione, incompatibile con il mero riesame degli stessi elementi fattuali che hanno portato all'adozione del provvedimento ablatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - rel. Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso il decreto del 18/11/2020 della Corte di appello di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere APRILE Ercole;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale BIRRITTERI Luigi, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento sopra indicato la Corte…

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