Cassazione penale Sez. I sentenza n. 49698 del 6 dicembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:49698PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La validità e gli effetti degli atti processuali compiuti nel corso di un procedimento esecutivo sono regolati dalla legge in vigore al momento della loro formazione, in applicazione del principio "tempus regit actum". Pertanto, le modifiche normative sopravvenute, che incidono sui presupposti di accesso alle misure alternative alla detenzione, non possono trovare applicazione retroattiva ai procedimenti esecutivi già pendenti, in cui sia stata validamente proposta la richiesta di misura alternativa anteriormente all'entrata in vigore della nuova disciplina. In tali casi, il giudice deve valutare la domanda sulla base del quadro normativo vigente al momento della sua presentazione, senza che possa essere dichiarata inammissibile per il sopravvenuto mutamento legislativo. Ciò in quanto l'unitarietà del procedimento esecutivo, avviato con l'emissione dell'ordine di carcerazione e la relativa sospensione, determina la cristallizzazione del regime giuridico applicabile, impedendo l'applicazione di un doppio regime normativo incompatibile con la natura complessa della fattispecie processuale. Inoltre, il giudice può comunque valutare l'irrilevanza di eventuali obblighi di collaborazione con l'autorità giudiziaria, ove ritenga che il comportamento del condannato, anche in epoca successiva al reato, sia comunque indicativo di un percorso rieducativo idoneo a giustificare la concessione della misura alternativa richiesta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI PALERMO;
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 26/03/2019 del TRIB. SORVEGLIANZA di PALERMO;
Letta la requisitoria del Dott. Paolo Canevelli, sostituto procuratore generale della Repubblica, presso questa Corte che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso del Procuratore generale.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di sorveglianza di Palermo, investito - all'esito dell'emissione dell'ordine di esecuzione per…

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