Consiglio di Stato sentenza n. 7602 del 2020

ECLI:IT:CDS:2020:7602SENT

Massima

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L'Amministrazione, nell'esercizio del potere di rilascio di autorizzazioni paesaggistiche, non può limitarsi a esprimere valutazioni apodittiche e stereotipate, ma deve specificare in modo chiaro e dettagliato le ragioni del diniego o delle prescrizioni imposte, esplicitando i motivi del contrasto tra le opere da realizzarsi e le esigenze di tutela dell'area interessata dal vincolo paesaggistico. La motivazione deve essere adeguata e congrua, non essendo sufficiente il mero riferimento generico a un pregiudizio ambientale o a una incompatibilità con il contesto, senza l'indicazione delle concrete ragioni di fatto poste a fondamento della valutazione di incompatibilità dell'intervento edilizio con le caratteristiche paesistiche tutelate. Ciò al fine di rendere edotto il destinatario dell'atto amministrativo sulle circostanze rilevanti nel caso di specie e consentire un effettivo controllo giurisdizionale sulla correttezza dell'esercizio del potere. Inoltre, nell'ambito di un vincolo paesaggistico generalizzato, l'Amministrazione è tenuta a motivare in modo ancora più pregnante circa la concreta incompatibilità del progetto sottoposto all'esame con i valori paesaggistici tutelati, anche in considerazione della presenza nel medesimo contesto di altre costruzioni con analoghe caratteristiche edilizie, al fine di evitare una generica insanabilità delle opere e consentire la verifica della correttezza del potere esercitato. Il mancato rispetto di tali oneri motivazionali comporta l'annullamento del provvedimento impugnato.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/11/2020

N. 07602/2020REG.PROV.COLL.

N. 09920/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9920 del 2011, proposto da
((omissis)), ((omissis)) ed ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, via ((omissis)), 61;

contro

Regione Molise, in persona del Presidente pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

nei confronti

Comune di Pescopennataro, non costituito in giudizio;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Molise (Sezione Prima) n. 00307/2011, resa tra…

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