Cassazione penale Sez. I sentenza n. 41242 del 5 novembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:41242PEN

Massima

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Il provvedimento di revoca del sequestro preventivo, disposto dal giudice per le indagini preliminari, può essere oggetto di impugnazione da parte degli interessati mediante ricorso per cassazione. Tuttavia, la successiva rinuncia al ricorso da parte dei medesimi interessati comporta l'inammissibilità del gravame, con conseguente condanna al pagamento delle spese processuali e di una somma a favore della cassa delle ammende. Il principio di diritto che emerge è che la facoltà di impugnazione del provvedimento di revoca del sequestro preventivo è rimessa alla libera scelta degli interessati, i quali possono validamente rinunciarvi, determinando l'inammissibilità del ricorso per cassazione proposto avverso tale provvedimento. Tale facoltà di rinuncia all'impugnazione rientra nell'autonomia e nella disponibilità delle parti, nel rispetto del principio del contraddittorio e del giusto processo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. GIRONI Emilio - Consigliere

Dott. CANZIO Giovanni - Consigliere

Dott. CORRADINI Grazia - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CI. LU. VI. , N. IL (OMESSO) RINUNCIANTE;

2) CI. EU. , N. IL (OMESSO) RINUNCIANTE;

avverso ORDINANZA del 05/06/2008 TRIB. LIBERTA' di BERGAMO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CANZIO GIOVANNI;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. MELONI Vittorio, il quale ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO

Che …

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