Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 39932 del 4 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:39932PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale desumibile dalla sentenza è il seguente: La misura cautelare della custodia in carcere non può essere applicata quando il giudice ritiene che la pena detentiva irroganda non sarà superiore a quattro anni di reclusione, in applicazione di una lettura costituzionalmente orientata della disciplina codicistica alla luce della sentenza della Corte Costituzionale n. 41 del 2018, che ha dichiarato l'incostituzionalità della previsione che limitava tale beneficio ai soli casi di pena non superiore a tre anni. Pertanto, il limite ostativo all'applicazione della custodia in carcere di cui all'art. 275 comma 2-bis c.p.p. deve essere interpretato come riferito a una pena detentiva non superiore a quattro anni, anziché tre anni, in virtù del principio di favor libertatis e del diritto alla libertà personale costituzionalmente garantito. Tale interpretazione costituzionalmente orientata deve trovare applicazione anche nei casi in cui la pena edittale massima prevista per il reato contestato sia superiore a quattro anni, purché il giudice ritenga che la pena concretamente irroganda non supererà tale limite. Ciò al fine di evitare un'applicazione automatica della misura cautelare più afflittiva in contrasto con il principio di proporzionalità e di adeguatezza della misura cautelare rispetto alle esigenze cautelari da soddisfare nel caso concreto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - rel. Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia Anna - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 770/18 Tribunale Riesame Roma del 28/03/2018;
esaminati gli atti e letti il ricorso ed il provvedimento decisorio impugnato;
udita in Camera di consiglio la relazione del Consigliere, Dott. VILLONI O.;
sentito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dr. TAMPIERI L., ha concluso per il rigetto.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata, il Tribunale del Riesame di Roma ha confermato quell…

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