Il provvedimento di decadenza dalla concessione di un servizio pubblico locale, adottato dall'amministrazione concedente per gravi e reiterati inadempimenti del concessionario, è pienamente efficace e legittimo, salvo l'esito di un eventuale giudizio di impugnazione. La dichiarazione di decadenza comporta l'immediata cessazione della gestione del servizio da parte del concessionario, il quale è privato di ogni potere in ordine alle procedure di accertamento e riscossione, con conseguente obbligo di chiusura dei conti correnti intestati per la riscossione dei tributi e di consegna all'amministrazione concedente di tutta la documentazione relativa alla gestione amministrativa e contabile del servizio, ivi compresa quella inerente al contenzioso e all'anagrafe tributaria. Il mancato versamento all'ente locale delle somme riscosse dal concessionario, accertato sulla base della rendicontazione predisposta dallo stesso concessionario e confermata dall'ente, configura un danno erariale di competenza della Corte dei conti, in quanto il concessionario riveste la qualifica di agente contabile, soggetto al giudizio di conto. L'amministrazione concedente ha pertanto diritto di ottenere il pagamento delle somme non versate, maggiorate degli interessi e delle penali previste, fatti salvi eventuali ulteriori importi dovuti anche a seguito di verifiche contabili.