Cassazione penale Sez. V sentenza n. 43237 del 19 novembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:43237PEN

Massima

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Il possesso e l'utilizzo di un documento falso non comportano automaticamente la responsabilità penale per il reato di contraffazione, essendo necessario accertare la partecipazione, materiale o morale, dell'imputato alla falsificazione. In assenza di tale prova, la condotta deve essere qualificata ai sensi dell'art. 489 c.p., relativo all'uso di atto falso, per il quale è sufficiente l'accertamento dell'utilizzo del documento contraffatto, anche se la falsificazione sia stata compiuta all'estero e manchi la richiesta del Ministro della Giustizia ex art. 10 c.p. La pena per il reato di cui all'art. 489 c.p. deve essere determinata in relazione alla gravità della condotta e alle circostanze del caso concreto, senza necessità di rinvio ad altro giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacomo - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MB. MO., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 28/04/2008 CORTE APPELLO di ANCONA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CALABRESE Renato Luigi;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. BAGLIONE Tindari, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Con l'impugnata sentenza e&#…

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