Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 16814 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:16814SENT

Massima

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Il rilascio di un'autorizzazione amministrativa successiva all'impugnazione di un provvedimento di diniego determina la sopravvenuta carenza di interesse al ricorso, rendendo lo stesso improcedibile, senza che ciò comporti alcun riconoscimento della fondatezza delle ragioni dedotte nel ricorso originario. Infatti, l'autorizzazione successivamente rilasciata può trovare giustificazione in una normativa sopravvenuta, non esistente al momento dell'adozione dell'atto impugnato, senza che ciò implichi alcuna valutazione sulla legittimità del provvedimento originariamente negato. In tali casi, le spese del giudizio possono essere compensate tra le parti, non essendo possibile riconoscere la soccombenza virtuale del soggetto pubblico, il cui operato è stato successivamente legittimato da una disciplina normativa sopravvenuta.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/11/2023

N. 16814/2023 REG.PROV.COLL.

N. 13363/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 13363 del 2018, proposto da
My Max S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Giuseppe Scavuzzo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Giuseppe Scavuuzzo in Roma, via Germanico n. 24;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Umberto Garofoli, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via del Tempio di Giove 21;
Aequa Roma S.p.A., non costituito…

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