Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 123 del 2013

ECLI:IT:TARPIE:2013:123SENT

Massima

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Il difetto di interesse sopravvenuto determina l'improcedibilità del ricorso amministrativo, comportando la compensazione delle spese di lite. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse della parte ricorrente a coltivare il giudizio, debitamente dichiarato dal difensore, determina l'impossibilità di pronunciare una decisione di merito, rendendo il ricorso improcedibile. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso e a compensare le spese di lite tra le parti, in considerazione del fatto che la decisione non è stata assunta per ragioni di merito, ma per la sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente. Tale principio trova applicazione ogni qualvolta, nel corso del giudizio amministrativo, venga meno l'interesse della parte ricorrente a ottenere una pronuncia di merito, indipendentemente dalle ragioni che hanno determinato tale situazione.

Sentenza completa

N. 00168/2008
REG.RIC.

N. 00123/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00168/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 168 del 2008, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Italverde S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Massimo Andreis, con domicilio eletto presso il suo studio in Torino, via Pietro Palmieri, 40;

contro

Comune di Torino, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv.ti Marialaura Piovano e Anna Maria Arnone, con domicilio eletto presso l’Avvocatura Comunale in Torino, via Corte D'Appello, 16;

nei confronti di

Impresa Regaldo Pietro S.r.l.,

per l'annullamento

della aggiudicazione d…

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