Cassazione penale Sez. II sentenza n. 1168 del 13 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:1168PEN

Massima

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Il falso attestante il possesso di requisiti per ottenere un beneficio pubblico, anche se presentato in modo grossolano, integra il reato di truffa aggravata qualora sia idoneo a indurre in errore l'ente erogatore, essendo irrilevante che il funzionario pubblico avrebbe potuto facilmente rilevare la falsità. La condotta fraudolenta, consistente nella falsa dichiarazione di cittadinanza italiana o comunitaria, è infatti sufficiente a integrare gli artifici e raggiri previsti dalla fattispecie di truffa, a prescindere dalla sussistenza di ulteriori modalità ingannatorie, atteso che la dichiarazione relativa allo status civitatis ha natura di autocertificazione penalmente rilevante. Inoltre, la confusione ingenerata dalla disciplina amministrativa o la peculiarità del contesto in cui il beneficio è stato introdotto non escludono la sussistenza dell'elemento soggettivo del dolo, in quanto il requisito della cittadinanza era di immediata e agevole percezione per il richiedente. Pertanto, la presentazione di una falsa dichiarazione idonea a conseguire indebitamente un beneficio pubblico, anche se palesemente contraddittoria rispetto ad altri elementi esibiti, integra il reato di truffa aggravata, non potendo essere ricondotta alla fattispecie residuale di cui all'art. 316-ter c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. ZAPPIA Pietro - Consigliere

Dott. CURZIO Pietro - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PUBBLICO MINISTERO PRESSO TRIBUNALE di VARESE;

nei confronti di:

1) BE. AL. MA. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 11/07/2007 GIP TRIBUNALE di VARESE;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ZAPPIA PIETRO.

FATTO

Con sentenza in data 11.7.2007 il GUP presso il Tribunale di Varese assolveva Ma. Be. Al. dai delitti allo stesso ascritti perche' il fatto non era p…

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