Cassazione penale Sez. I sentenza n. 54430 del 21 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:54430PEN

Massima

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Il possesso di un'arma comune da sparo, anche se di minore potenzialità offensiva, unitamente ad altri elementi come l'alterazione dell'arma, la detenzione di munizioni e di strumenti atti allo scasso, nonché la personalità negativa del soggetto, caratterizzata da precedenti penali per gravi reati, esclude il riconoscimento dell'attenuante della lieve entità del fatto prevista dalla legge sulle armi. Ciò in quanto tali circostanze oggettive e soggettive, valutate complessivamente, denotano la pericolosità della condotta e l'assenza di quei connotati di occasionalità e marginalità che giustificano l'applicazione della diminuente. Inoltre, il diniego delle circostanze attenuanti generiche risulta adeguatamente motivato sulla base della gravità del fatto, della negativa personalità dell'imputato e dell'assenza di un apprezzabile comportamento processuale. La pena inflitta, pertanto, non può ritenersi sproporzionata o eccessiva, essendo stata determinata in relazione alle peculiarità del caso concreto e alla valutazione complessiva della condotta dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - rel. Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S. - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 959/2015 CORTE APPELLO di GENOVA, del 28/05/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 30/03/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALDO CAVALLO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IACOVIELLO ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS), impugna per cassazione, per il tramite del suo difensore di fiducia, la sentenza della Cort…

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