Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27371 del 31 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:27371PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'appartenenza di un soggetto a un'associazione di tipo mafioso (art. 416-bis c.p.) può essere desunta non solo da dichiarazioni di collaboratori di giustizia e da altri elementi diretti, ma anche dalla partecipazione del soggetto agli utili derivanti dalle attività illecite della consorteria, come le estorsioni, nonché dal suo ruolo dinamico e funzionale all'interno dell'organizzazione criminale, anche in assenza di un contributo attivo e continuativo alle singole attività delittuose. Ciò in quanto l'associazione mafiosa si caratterizza per una struttura unitaria e gerarchica, in cui i singoli partecipi concorrono al perseguimento degli scopi comuni, anche attraverso condotte meramente passive o di mera partecipazione agli utili, purché funzionali agli interessi dell'intera organizzazione. Pertanto, il giudizio di gravità indiziaria in ordine all'appartenenza a un'associazione mafiosa può fondarsi su un complesso di elementi indiziari, tra cui le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, le conversazioni intercettate, la distribuzione degli utili illeciti tra i sodali, il ruolo ricoperto all'interno della consorteria e il contributo, anche indiretto o occasionale, alle attività delittuose della stessa, senza che sia necessario un apporto continuativo e dinamico del singolo partecipe.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - rel. Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 23/12/2016 del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Massimo Ricciarelli;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. BIRRITTERI Luigi, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, Avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN …

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