Consiglio di Stato sentenza n. 4134 del 2016

ECLI:IT:CDS:2016:4134SENT

Massima

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Il Comune può esercitare il potere di autotutela esecutiva per ordinare il rilascio e la rimessione in pristino di un'area appartenente al suo patrimonio indisponibile, anche se non ancora destinata a specifiche opere pubbliche, in quanto la sua destinazione urbanistica a standard di verde pubblico attrezzato e sport, imposta dal Piano Urbanistico Comunale e gravata da vincolo paesaggistico, la configura come bene strumentale al soddisfacimento di esigenze della collettività locale. Pertanto, l'occupazione sine titulo di tale area da parte di privati legittima l'intervento del Comune, in via amministrativa, per la tutela del bene pubblico e il ripristino della sua destinazione d'uso, senza che ciò richieda la previa realizzazione di opere pubbliche. Il potere di autotutela esecutiva del Comune, in tali casi, trova fondamento negli artt. 823, comma 2, e 826 del Codice civile, che attribuiscono all'autorità amministrativa la tutela dei beni del patrimonio indisponibile, consentendole di procedere in via amministrativa per correggere unilateralmente le alterazioni che ne pregiudichino l'utilizzazione pubblica.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/10/2016

N. 04134/2016REG.PROV.COLL.

N. 03150/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3150 del 2016, proposto da:
Comune di Salerno, in persona del sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Aniello Di Mauro, Alessandra Barone, domiciliato ex art. 25 c.p.a. presso la Segreteria della Sezione V del Consiglio di Stato, in Roma, piazza Capo di Ferro, 13;

contro

Rossetti Fabio in proprio e quale Titolare della Ditta Individuale "Pensione Affittacamere 14 Leoni", Rossetti Marko Kenneth, rappresentati e difesi dall'avvocato Pasquale Gargano, con domicilio eletto presso Maria Immacolata Amoroso in Roma, P.le Clodio, 56;

per la riforma

della sentenza …

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