Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 6849 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:6849SENT

Massima

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La presentazione di una domanda di condono edilizio non autorizza l'interessato a completare, trasformare o ampliare i manufatti oggetto della richiesta, i quali, fino all'eventuale concessione della sanatoria, restano comunque abusivi. Pertanto, qualora l'interessato effettui ulteriori modifiche all'immobile, il Comune è tenuto a sanzionare tali opere con l'ordinanza di demolizione, non potendo pronunciarsi sulla domanda di condono. Infatti, l'art. 35, comma 14, della legge n. 47/1985 dimostra che, in linea di principio, è tassativamente impedita la prosecuzione dei lavori e la modificazione dello stato dei luoghi, se non con l'osservanza delle cautele previste dalla legge. Il rigetto della domanda di condono rende l'ordine di demolizione un adempimento doveroso, non potendosi legittimare un intervento non assistito da alcun titolo edilizio. Inoltre, la mancata indicazione dell'area che sarà acquisita di diritto in caso di inottemperanza all'ordine di demolizione non inficia la legittimità dell'ordine stesso, in quanto tale adempimento è necessario soltanto nella fase di esecuzione, e non anche in sede di emanazione dell'ordine di demolizione. Infine, l'ordine di demolizione, essendo un atto vincolato, è compiutamente motivato mediante l'indicazione dei realizzati abusi.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/04/2024

N. 06849/2024 REG.PROV.COLL.

N. 12641/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 12641 del 2016, proposto da
((omissis)), rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, viale dell'Astronomia, 5;

contro

Comune di Velletri, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, via ((omissis)) 9;

per l'annullamento

dell’ordine di demolizione di opere abusive realizzate nel Comune di Velletri, Via Retarola n. 65.

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