Consiglio di Stato sentenza n. 4125 del 2018

ECLI:IT:CDS:2018:4125SENT

Massima

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La pubblica amministrazione, a seguito di un giudicato che abbia accertato l'occupazione illegittima di un bene di proprietà privata, è tenuta a porre fine all'illecito occupazione procedendo, in via alternativa, o all'acquisizione del bene al patrimonio indisponibile mediante l'adozione del provvedimento di cui all'art. 42-bis del d.P.R. n. 327/2001, previo avvio del relativo procedimento e con il pagamento dell'indennità ivi prevista, ovvero alla stipula di un accordo traslativo della proprietà, previo pagamento di un corrispettivo da concordare in via negoziale. Qualora l'amministrazione non adempia spontaneamente a tale obbligo, il giudice amministrativo può nominare un commissario ad acta per l'esecuzione del giudicato, con previsione di una sanzione pecuniaria in caso di perdurante inerzia. Ai fini della quantificazione dell'indennizzo dovuto ai privati in caso di acquisizione sanante, il valore del bene deve essere determinato tenendo conto dello stato di fatto e di diritto del medesimo al momento dell'occupazione, senza poter considerare eventuali successive modifiche della destinazione urbanistica o incrementi di valore, in quanto tali elementi sono irrilevanti ai fini del ristoro del pregiudizio patrimoniale e non patrimoniale subito dal proprietario per il mancato godimento del bene per il periodo di occupazione sine titulo. Inoltre, le controversie inerenti alla quantificazione dell'indennizzo previsto dall'art. 42-bis del d.P.R. n. 327/2001 rientrano nella giurisdizione del giudice ordinario, in quanto trattasi di un indennizzo da atto lecito, e non possono essere oggetto di un giudizio di ottemperanza al giudicato amministrativo.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/07/2018

N. 04125/2018REG.PROV.COLL.

N. 05214/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5214 del 2016, proposto dai signori Termistocle Vantaggiato, ((omissis)) ed ((omissis)), quest’ultima in proprio nonché quale procuratrice generale del figlio ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, via L. Mantegazza 24;

contro

Comune di Brindisi, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'ottemperanza

al giudicato formatosi sulla sentenza del Consiglio di Stato, sez…

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