Cassazione penale Sez. I sentenza n. 31878 del 11 agosto 2011

ECLI:IT:CASS:2011:31878PEN

Massima

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Il sequestro di persona a scopo di estorsione, realizzato attraverso l'organizzazione di un'associazione per delinquere transnazionale finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, integra un reato grave e complesso, caratterizzato dalla privazione della libertà personale delle vittime, dalla richiesta di riscatti economici ai loro familiari e amici, nonché dalla sistematica violazione delle norme sull'ingresso e il soggiorno illegale degli stranieri nel territorio dello Stato. Tale condotta criminosa, che si avvale di una struttura gerarchica e di contatti con soggetti operanti all'estero, si configura come un fenomeno di criminalità organizzata, in cui il ruolo direttivo degli imputati, il numero elevato dei partecipi e la finalità di eludere la normativa sull'immigrazione aggravano significativamente la responsabilità penale. Le dichiarazioni rese dai parenti e dagli amici delle vittime, in quanto soggetti che appaiono anch'essi vittime del reato e che versano in stato di necessità, sono pienamente utilizzabili ai fini della prova, anche in assenza di una specifica valutazione di tale condizione da parte del giudice di primo grado. Inoltre, il consenso o la condotta collaborativa delle persone offese non esclude la responsabilità degli imputati, in quanto tali elementi non hanno valenza causale rispetto alla commissione dei reati contestati. Infine, la consapevolezza e la volontà di partecipare all'associazione criminale possono essere desunta anche dal coinvolgimento dell'imputato in attività di riscossione del denaro estorto, nonché dall'utilizzo di utenze telefoniche "di servizio" messe a sua disposizione dall'organizzazione, a prescindere dalla sua diretta partecipazione alle condotte privative della libertà personale realizzate in luoghi distanti dalla sua residenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE FERIALE PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - rel. Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) ED. MO. AZ. N. IL (OMESSO);

2) AL. SH. AL. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 310/2010 CORTE APPELLO di BARI, del 12/07/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/05/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARCELLO ROMBOLA';

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'Ambrosio Vito che ha concluso per la declaratoria di inammissi…

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