Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34919 del 27 settembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:34919PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, è tenuto a compiere un'analisi critica e approfondita delle risultanze investigative, senza limitarsi a una mera ricognizione degli elementi probatori, ma verificandone la reale idoneità a sostenere l'accusa. In particolare, il giudice deve accertare non solo la rilevanza indiziaria astratta di determinati elementi, ma anche la loro concreta riferibilità alla condotta dell'indagato e la loro capacità di comporre un quadro indiziario grave e preciso, tale da giustificare il provvedimento cautelare. Ciò implica che il giudice non possa aderire acriticamente alle prospettazioni accusatorie, ma debba vagliare con rigore logico-giuridico la consistenza e la valenza dimostrativa degli elementi probatori, escludendo quelli che, pur astrattamente rilevanti, si rivelino in concreto inidonei a fondare un giudizio di probabilità sulla responsabilità dell'indagato. La motivazione del provvedimento cautelare deve pertanto dar conto in modo esaustivo e coerente di tale attività di vaglio critico del materiale indiziario, senza limitarsi a una mera elencazione degli elementi a carico, ma illustrando le ragioni per le quali essi siano ritenuti, o meno, idonei a sostenere l'accusa. Solo in tal modo il giudice di legittimità può esercitare il proprio controllo sulla logicità e adeguatezza della motivazione, senza sostituirsi al giudice di merito nella valutazione del compendio probatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - rel. Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO TRIBUNALE DI PALERMO;

nei confronti di:

1) CU. FA. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 2126/2009 TRIB. DEL RIESAME di PALERMO, del 07/01/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO OLDI;

sentite le conclusioni del PG Dott. Antonio Mura, che ha chiesto l'annullamento con rinvio nei termini del ricorso del P.M.;

Udito il difensore Avv. Turrisi Anton…

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