Cassazione penale Sez. III sentenza n. 3171 del 27 gennaio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:3171PEN

Massima

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Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente è legittimo quando i beni rientrano nelle categorie delle cose oggettivamente suscettibili di confisca, a prescindere dalla valutazione del periculum in mora o della pertinenzialità dei beni ai reati contestati. Il giudice è tenuto a verificare soltanto la sussistenza del fumus del reato, essendo irrilevanti sia la valutazione del pericolo di reiterazione o protrazione dei reati, sia il nesso di pertinenzialità tra i beni e gli illeciti. La motivazione del provvedimento di sequestro è adeguata quando, pur in assenza di una puntuale argomentazione su tali aspetti, risulta comunque coerente e ragionevole nell'indicare le ragioni per cui i beni rientrano nelle categorie confiscabili. Il ricorso per cassazione contro l'ordinanza di sequestro è ammesso solo per violazione di legge, intesa come errores in iudicando o in procedendo, ovvero vizi della motivazione così radicali da renderla del tutto mancante o priva dei requisiti minimi di coerenza, completezza e ragionevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IZZO Fausto - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. ANDRONIO A.M. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 29/09/2018 del TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere ALESSANDRO MARIA ANDRONIO;
lette/sentite le conclusioni del PG ROBERTA MARIA BARBERINI;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita' di entrambi i ricorsi;
udito il difensore (Avv. (OMISSIS) foro RM) il difensore presente si riporta ai motivi.
RITENUTO IN FATTO
1. - Con ordinanza del 29 settembre …

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