Cassazione penale Sez. V sentenza n. 30185 del 2 agosto 2021

ECLI:IT:CASS:2021:30185PEN

Massima

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La sussistenza della circostanza aggravante della connessione teleologica, di cui all'art. 61 n. 2 c.p., è integrata quando la volontà dell'agente sia diretta alla commissione del reato-fine e a tale scopo egli si sia servito del reato-mezzo, essendo sufficiente che l'aggressione e la neutralizzazione della vittima siano state attuate immediatamente prima della realizzazione dei delitti di rapina e violenza sessuale, rendendoli possibili. L'esclusione di una finalità ritorsiva o dimostrativa dell'aggressione, in assenza di elementi che la comprovino, non è idonea a negare la sussistenza del nesso teleologico tra l'omicidio e i delitti contro il patrimonio e la libertà sessuale, atteso che la compatibilità di tale circostanza aggravante con il dolo indiretto, di natura alternativa o eventuale, con il dolo d'impeto e con l'istituto della continuazione è già stata affermata dalla giurisprudenza di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte di assise di appello di Salerno del 06/07/2020;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ROMANO Michele;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Lignola Ferdinando, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza in epigrafe la Corte di assise di appello di…

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